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lunedì 13 aprile 2015

Pic'N'Ropes

Pic'N'Ropes è un evento a contatto con la natura, un pic-nic contornato da shibari.




sabato 4 aprile 2015

Un buon Master

Contrariamente a quanto pensi l’immaginario collettivo
Un buon Master non è aggressivo e violento ma dolce e protettivo
perchè la devozione non si conquista
con la forza fisica ma con il fascino mentale

Un buon Master non è intrattabile ed incazzato con il mondo
ma al contrario è comunicativo, sereno e spiritoso
perchè per arrivare alla sottomissione
prima bisogna conquistarsi la fiducia della sottomessa
e per guadagnarsi la fiducia meglio un sorriso che una lacrima
le lacrime sono necessarie solo durante, ne prima ne dopo
Un buon Master non è piatto ed abitudinario nelle sue pratiche
ma al contrario è creativo e fantasioso, propositivo e ricettivo
perchè per arrivare al dominio completo
una mente ha bisogno di essere sorpresa
e più bella ed interessante è la mente della sottomessa
più difficile è sorprenderla e spiazzarla
Insomma un buon Master
la fa godere facendola piangere
ma la fa vivere facendola sorridere
la fa godere facendola sentire una meritrice
ma la fa vivere facendola sentire la Regina
la fa godere con i suoi ordini decisi e perentori
ma la fa vivere regalandole la libertà di scelta

(dal web)

Eternamente Slave

preghiera di una sottomessa

§ I Brividi di una slave e il Sussurro di un Master §

venerdì 3 aprile 2015

La senti Fin dentro le ossa ''Appartenenza''



SOGGIOGATA AL TUO VOLERE
MI INGINOCCHIO ALLE VOGLIE DELLA TUA MENTE,CHE DI ME HA FATTO LA TUA SCHIAVA
ANIMA E CORPO TI APPARTENGONO..
A TE MIO SIGNORE DEDICO TUTTO...

cintura

LOVE MY SOUL

STRAIGHT TO...NUMBER ONE


Potrebbe essere 
che io,
un giorno,
sia sole per te.
Quel giorno forse è lontano,
forse è solo il domani che sorgerà,
ma non temere di restar sola,
io sarò per te polvere di stelle 
adagiata sul tuo cuscino 
la sera 
e acqua fresca su di te 
al mattino.
E quando verrà la notte,
e l'oscurità ti avvolgerà 
indifesa come sei,
io verrò in tuo aiuto 
perchè il tuo cuore puro vegli 
sul mondo intero.
Quel giorno potrebbe essere oggi,
ma potrebbe essere anche ieri.
Sicuramente è da molte lune 
che la mia anima ti appartiene 
nella sua totalità più profonda,
e che bellezza sei 
quando mi sorridi d'immenso,
raggiante promessa di vita per me.
Ed io mi sento cristallo,
attraversato dalla tua luce,
la scompongo in queste parole
e le dono a te,
che tra mille emozioni 
sei la donna del mio cuore.....

NUVOLE BIANCHE (Un Gioco...)


Urla di piacere
si alternano alle grida di dolore,
sovrapponendosi al sibilo della frusta
che sferza l'aria,
allo schiocco secco sulla nuda pelle.

Il corpo si contorce,
si flette, si inarca,
come se una leva invisibile
lo sollevasse nel punto dove il colpo lo raggiunge.
Oscilla,
in quella posizione instabile in cui
è costretto dalle corde,
ma è l'unico movimento
che gli è concesso dalla fermezza dei nodi.

Non occorre toccare per vedere
che liquidi ed odorosi umori
escono dalla tua intimità,
formando piccoli rivoli
che lentamente scivolano lungo le gambe.

Le ginocchia cominciano a cedere
e solo i polsi sorreggono
quasi totalmente il corpo.
I colpi continuano,
inesorabili, precisi,
disegnando rossi tatuaggi sulla carne.

Basta, basta!! - stai urlando.
E' la nostra parola convenuta,
per chiedermi di non fermarmi...
Alzo ancora una volta il braccio,
fonte del piacere,
prima dell'epilogo,
in cui saremo un unico corpo


.

Appartenersi * Requiem *



La amò per ore, con gesti che non aveva mai fatto, lasciandosi insegnare una lentezza che non conosceva. La bendò perché ne potesse godere ogni suo senso. Assaggiò la sua pelle che sapeva di ambra lasciando che nella sua bocca si sciogliesse l'essenza. Accarezzò quella pelle preziosa come seta e come mai in quel momento sconosciuta alle sue mani,lui che tante volte invece l'aveva amata.Eccitato ne ascoltava i gemiti, canto di un amore mai svelato. Fu allora che le si accostò ai fianchi e la tirò a sé fino a sentirla sua, fino ad essere completamente suo. Lui padrone del suo corpo, lei schiava delle sue interminabili voglie."

Alessandro Baricco