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domenica 20 gennaio 2013

GENOVA - Workshop di bondage giapponese base e intermedio

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/01/14/APtSaxSE-lezione_valbisagno_bondage.shtml?noredirect=1

Il giorno seguente eravamo tutte due impegnati. Mio Padrone al lavoro ed io con il workshop di bondage
Un altra esperienza indimenticabile  

Shibari


Lo shibari o kinbaku (legame stretto) è un'arte giapponese che comporta l'atto di legare una persona. 
Esso può avere diversi fini, tra i quali il rilassamento del corpo e della mente, una forma artistica di scultura vivente o una pratica sessuale BDSM.


È una tecnica che affonda le sue radici nell'antichità, utilizzata fin dal 1400 per immobilizzare i prigionieri in modo che non non riuscissero a liberarsi, ma che al tempo stesso non ne venissero danneggiati.
Il Nawashi, il maestro della corda, eseguiva la legatura nel modo più pregevole evitando di rivelare al altri i segreti della propria tecnica. 

Ogni nodo ha un suo significato e ogni corda assolve a una funzione. 
Non si tratta di una semplice legatura, ma di un'arte raffinata che con il tempo è diventata una pratica erotica, sia per l'effetto visivo che per l'effetto bondage, oltre che per il particolare posizionamento di alcuni nodi in punti anatomici che vengono stimolati dalla pressione più o meno intensa come nello Shiatsu. 

Uno spettacolo insomma che emoziona ed eccita non soltanto nel risultato finale, ma anche nello svolgimento proprio dell'opera, sia per chi lega (rigger) che per chi viene legato.


http://www.facebook.com/media/set/?set=a.193105337498934.51791.134948849981250&type=1

domenica 13 gennaio 2013

Alla fine cerco un diverso come me,uno che nel mondo si sente comunque solo e cerca la sola persona che possa completarlo.

L'emozione del nostro primo incontro Padrone Massimo(I.Parte)

09/01/2013
Ecco,lo sapevo, l'influenza ha colpito pure a me, e tra 2 giorni devo partire per incontrare mio Padrone. Appena sveglia ho sentito un bruciore al petto, non avevo neanche la forza di alzarmi, tremavo dal freddo....ci manca solo che mi viene la febbre!!!
Mi sono fatta coraggio, il lavoro chiama....una prima tappa in farmacia...il farmacista mi ha consigliato Zerinol. Prendo raramente farmaci, ma questa era un emergenza!!!

Come al solito scrivo un SMS a mio Padrone Massimo, per comunicare il mio stato d'animo e fisico in questo caso"Stai al caldo" mi rispose....ma purtroppo, il mio lavoro non me lo permette.

10.01.2013

"Come stai piccola" Il mio Padrone premuroso...."Grazie Padrone Massimo.Sto un po meglio. Domani mi consegnerò nelle Sue mani Padrone" "Brava" "Totalmente,incondizionatamente....sottomette tutti i miei sensi Padrone"
In verità sarei partita anche con la febbre....quando mi metto in testa una cosa, non c'è niente e nessuno che possa impedirmi !!!

11.01.2013

E' arrivato, il giorno tanto atteso....è come sempre non va mai nulla per il verso giusto!!! Il volo era per le 16:30 h e sono stata a lavorare fino alle ore 12h. Dovevo ancora farmi la doccia, depilazione, trucco.....Arrivata a casa dai miei, non ho neanche pranzato, mi sono infilata subito in bagno. Peeling ai sali minerali, ho massaggiato il mio corpo con questo intruglio a base di burro di karitè, e sotto la doccia l'acqua era gelida....ecco, quello che ci voleva per la mia influenza. Miei genitori anziani come al solito hanno spento invollontariamente il scaldabagno...mah!!! Ci mancava pure questa...insomma l'acqua calda non arrivava...è mi sono sciacquata con l'acqua fredda...ma mi sentivo ancora il sale addosso....e mi dovevo presentare al mio Padrone cosi...!!!!
Mio adorato Padrone, come ho visto dopo mi aveva chiamato già 2 volte, ma li non ho campo...chi sa, forse pensava che non sarei venuta più.
Dispongo i bagagli in auto, dovevo preparare ancora il bagaglio a mano...non ho avuto tempo neanche per questo.Erano già le ore 14h...e per arrivare al 
aeroporto ci volevano 2 ore. Per prima cosa ho chiamato mio Padrone...la sua voce mi dona tanta serenità..."Buongiorno Padrone Massimo, sono partita adesso" Ti mando dei SMS, ke dovrai seguire" Adesso non le posso leggere Padrone"Lo farai appena poi schiava" Si Padrone, a dopo."
Ho corso come non mai per non perdere il volo. Sono arrivata al aeroporto alle 16h...ho sistemato i bagagli perché la valigia mi sembrava troppo pesante.
Finalmente sono arrivata al check in....stravolta come sempre....per il bording avevano già chiamato il volo....sono arrivata appena in tempo.
E mentre facevo la fila ho letto gli ordini di mio Padrone Massimo.
"Indosserai le zeppe aperti, senza calze, collare, jeans e camicetta bianca senza intimo" Mi attenderai li dove ti ho indicato, in piedi e con testa bassa" "Si Padrone Massimo"


Finalmente il decollo....stavo seduta al finestrino e vedo il sole che sta tramontando....e mentre spicco il volo fisso il sole....chiudo l'occhi...una sensazione di benessere mi assale...
sto volando verso il mio Sole....
sto volando da Lei Padrone Massimo 


Sono poche e rare le anime assonanti, e solo chi ne ha l'essenza, lo percepisce! (M.V.)

L'emozione del nostro primo incontro Padrone Massimo
II. Parte


‎11/‎01/‎2013
Decollo a Genova....
Ero cosi come mio Padrone mi aveva ordinato.
Jeans stretti neri, sandali con la zeppa e senza calze, camicetta bianca sbottonata, giacca nera, senza intimo e il collare che ornava il mio collo nudo.
Non ho avuto neanche il tempo di sistemarmi, senza trucco….e sentivo ancora quel sale del peeling addosso. E questo mi faceva sentire al disaggio, più di andare in giro nel pieno del inverno con i sandali aperti e senza calze.
Telefonai al mio Padrone…solo il suono della sua voce mi penetra e mi fa tremare come una foglia. Avevo in mente tutte le indicazioni che mi aveva dato.
Il volabus era già pronto in partenza. Non ho avuto neanche il tempo di comprare i sigaretti.
Stavamo a 3 Gradi, io che sono sempre freddolosa, con addosso quasi niente…stranamente non avevo freddo. L’adrenalina stava a mille, il sangue mi ribolliva e sentivo il mio cuore battere al impazzita.
Ero emozionatissima….chi sa come sarebbe stato mio Padrone….non l’avevo visto neanche in foto…è questo mi intrigava molto.


Il volabus mi porto a destinazione. Telefonai nuovamente a mio Padrone, li chiesi il permesso di comprare le gomme visto che mi dovevo spostare e che l’avrei atteso davanti al chiosco.
Mi sono messa ad aspettarlo, in piedi e con la testa bassa. Non vedo niente tranne che le scarpe che mi passavano davanti. Lui mi chiamo nuovamente ”Dove sei schiava, non ti vedo” La solita cagnetta disubbidiente, lui mi aveva detto di aspettare alla fermata. L’attesa aveva una fini e finalmente vidi fermarsi un paio di scarpe nere molto eleganti davanti a me…”Eccoti schiava” sorrisi ”Buonasera Padrone Massimo” tenevo ancora lo sguardo basso…senti il suo braccio forte stringersi intorno al collo che mi tirava a se…”Adesso poi guardarmi schiava” Timidamente e lentamente alzai lo sguardo…e vidi un viso solare e due occhi blu che brillavano di gioia….è un bel uomo mio Padrone




 ”Tieni questi sono per te….come dal nulla mi trovai davanti un mazzo di nove rose rosse. Non riuscivo a dire una parola, ero travolta dalla felicità. Raramente un uomo mi aveva regalato dei fiori al primo date….e poi da schiava non me lo sarei aspettata veramente. A stento dissi un “Grazie Padrone Massimo”    





Conosco bene il linguaggio delle rose nel BDSM….tuffai il mio viso in essi, inebriandomi del loro profumo e lasciandomi accarezzare il viso dai petali vellutati…consapevole che ben presto avrei sentito anche le spine…spine di dolce passione del mio Padrone.

 Vieni, che ti porto in Hotel, non vedo l’ora di frustarti piccola 

Avrà letto mio pensiero.

“Ho la frusta in valigia Padrone” 

Lui sorrise…
”No, userò la mia cinghia di coccodrillo”
Presto il suo marchio avrebbe pulsato sulla mia pelle…la mia pelle con ancora tutto quel sale addosso

 ” Ma prima con il Suo permesso vorrei fare la doccia Padrone”, e mentre camminavamo gli raccontai la mia disavventura con la doccia fredda. Lui rideva e mi stringeva sempre più forte a se.
 “Non sei contenta del tuo Padrone schiava” 
“Si Padrone tanto” “Allora perché non mi abbracci anche Tu” “Sono molto riservata Padrone Massimo e poi senza il Suo permesso non oserei mai” “Brava. Sei dolcissima…mi potrai abbracciare ogni volta che lo desideri schiava”
 “Grazie Padrone” Cosi andammo abbracciati per le vie di Genova Antica come due fidanzati.

E mentre scrivo penso che l’ultima volta che sono andata abbracciata con un uomo è stato con mio Ex-marito nei primi tempi del nostro matrimonio…più di trenta anni fa.

Mentre camminavamo mi fece mille domande ed io rispondevo sinceramente.
Il suo passo era molto veloce e io con i tacchi facevo fatica a stargli dietro, il suo braccio intorno a me mi scaldava e mi teneva stretta.
Sembravo una cagnetta aggrappata al suo Padrone che lo seguiva fedelmente ovunque lui l’avrebbe condotta.







Arrivati in Hotel sentivo la sua eccitazione, la suo voglia di possedermi.
Non mi ha dato neanche il tempo di sistemare i documenti ché già me lo avevo perso in ascensore. ”Vieni qui Cara…non vedo l’ora di stare in camera”
Mi fece togliere la camicetta, indossavo i jeans, le zeppe e il collare.
Si sfilò la cinghia…e sentivo i primi colpi sulla mia schiena nuda e suoi glutei.
Il marchio di mio Padrone pulsava sulla mia pelle, era quello che bramavo da tempo.
Non c'è attesa nell'appartenenza che non valga la pena di essere vissuta.



“Sei la mia schiava nera” “Si Padrone Massimo, sono Sua”
I suoi segni che arrivano al cuore vivo, tracce imparagonabile del suo essere, del suo passaggio.
Ogni suo colpo faceva crescere la mia eccitazione, dolce dolore che si muta in sublime piacere.
Senti la sua mano stringere il mio sesso bagnato e pulsante” Abbaia per me cagna” bau…bau…il mio respiro era sempre più veloce e profondo e sempre più intensamente strusciavo la mia figa contro la sua mano come una cagna il calore.
Sentivo l’orgasmo che stava per esplodermi dentro.
“Sei venuta cagna?” “Si Padrone Massimo” E nuovamente mi colpi con la cinghia.
“Lo sai che mi devi chiedere il permesso schiava” “Si Padrone, è che non lo potuto trattenere, mi Perdoni Padrone” Lui sorrise.
“Mi posso fare la doccia Padrone?” “Si, ma sbrigati e lasciati le zeppe e il collare addosso” “Ma cosi si rovinano le scarpe Padrone” “Va bene cagna, ma lasciati il collare” “Grazie Padrone, starò attenda a non bagnarlo”
In bagno, mentre mi sfilavo i jeans mi guardavo i segni allo specchio….
”Che belli, Grazie Padrone” Lui si affaccio alla porta…”Si, sono belli, sei felice schiava?” “Si, tanto Padrone Massimo”
La mia pelle come un quadro da dipingere con i colori accesi nei toni del rosso…vestita dal mio abito più bello, quello della mia appartenenza.

L’acqua della doccia era tiepida, ma cosi almeno ho eliminato il resto del sale che mi sentivo ancora addosso. Mi asciugai e passai l’olio velocemente.
Nuda e con il collare ancora addosso ritornai in camera.
Mio Padrone stava seduto sul letto.
“Mettiti a quattro zampe schiava e leccami i stivali”
Grazie Padrone Massimo….mi piace tanto adorare in questo modo mio Padrone, lo facevo con tutta la mia devozione e ogni volta che passavo la mia lingua sul cuoio nero, lui mi colpiva con la cinghia e io sussurravo “Grazie Padrone Massimo”
“Sollevati e abbracciami forte”
Ancora in ginocchio premevo il mio corpo nudo forte contro il suo e ogni volta che mi colpiva con la cinghia mi stringevo sempre più forte a lui.
Stavo andando nuovamente in delirio…
Mi prese per il collare e sollevo la mia testa, dolcemente prese il mio viso tra le sue mani…il suo viso vicino al mio ”Hai appetito piccola?” “No Padrone, ho fame di Lei Padrone Massimo” Lui sorrise “Sei dolcissima…dai vestiti che andiamo a cena”
Mi rimisi i jeans e la camicetta bianca aperta senza intimo e indossavo ancora il collare e il giubbotto nero aperto.
Mi stavo rimettendo i sandali….mi abbraccio…”Se voi ti poi cambiare le scarpe piccola” mi sussurrò nel orecchio “non voglio che ti senti al disaggio”
“Grazie Padrone Massimo, ma vicino a Lei non temo nulla” e mi strinse ancora più forte a se.
Sotto braccio andammo a piedi in direzione Aquario.
Con la fretta e senza occhiali non ero riuscita a chiudere bene i sandali e ben presto si slacciarono…alzai la gamba per chiuderli nuovamente, ma senza occhiali non azzeccavo il buco. Lui mi venne da dietro e mi accarezzava il culo “Belli questi jeans” e io sorridevo. Faceva freddo quella notte, ma l’abbraccio di mio Padrone mi scaldavano. La schiena e i glutei poi erano tutto un bollore, i segni della sua passione mi riscaldavano come se avessi una stufa incorporata.
Per strada tenevo lo sguardo basso, la gente mi fissava e sentivo soprattutto i loro sguardi sul mio seno nudo coperto malapena della seta bianca.
Nel ascensore panoramico stava dietro di me e sentivo le sue caldi mani accarezzare il mio corpo…peccato che il tragitto era breve. “Sei la mia dolce schiava” “Si Padrone Massimo, sono Sua”
Al ristorante mi fece sedere e andò ad ordinare la nostra cena…mi trattava come una principessa….non mi diete neanche il permesso di potergli versare l’acqua.
 ”Ma no piccola, questo è compito mio cara” Al mio posto mancava il tovagliolo, lui si alzo e prese uno del tavolo accanto ”Grazie Padrone per aver rubato un tovagliolo per me” Dopo un pò si è accorto che uno dei due Signori che stavano seduti vicino a noi, era un suo conoscente. Si salutarono e scambiavano due parole di cortesia.
Dopo si è nuovamente dedicato a me.
Quando abbiamo lasciato il tavolo per prendere il caffè gli ho chiesto se l’avevo messo in disaggio…”Ma No piccola, anzi…” Lo preso come un complimento ”Grazie Padrone”
Tornammo in Hotel col autobus, mi fece sedere…e lui in piedi davanti a me…mi sentivo protetta dal mio dolce Padrone.
Arrivati in Hotel come al solito non potevo trovare la chiave della camera. Le borse delle donne J Mio Padrone si stava innervosendo, andava su e giù come un puma in gabbia…”Lai trovata???” No Padrone” Tolsi tutto dalla borsa…eccola era finita in fondo….”Dai, sbrigati” Appena arrivati in camera si tolse la cinghia e mi colpi forte i glutei….conta cagna…1…2…3…4….”Questi sono perché mi hai fatto attendere per trovare la chiave” Grazie Padrone….arrivati a 50 colpi mi fece spogliare e mettere sul letto e continuava a colpirmi con la cinghia….dopo un po sentivo che si tolse i pantaloni e sentivo il suo corpo eccitato su di me a montarmi come una cagna.





“Chi sei tu ?”
“Sono la Sua schiava nera Tara Padrone”
Avevo bene in mente questo nostro gioco che facevamo anche per telefono.
“E dove ti ho presa?” “Al mercato delle schiave Padrone”
Ad ogni mia risposta sentivo mio Padrone eccitarsi sempre di più e questo mi mandava in estasi. “E cosa ti ho detto “ “Mi ha presa per i capelli e mi ha detto vieni con me schiava, sei mia adesso….Si Padrone” “Cosa farei per me schiava?”
“Il giorno lavoro nei campi e la notte sto a Suo servizio Padrone, in ginocchio dinanzi a Lei Padrone…a leccare i suoi stivali e succhiare il Suo cazzo Padrone…”




A questo punto sento il suo caldo sperma inondare la mia schiena….Grazie Padrone per la Sua benedizione…ero felice, beata e soddisfatta….avevo incontrato finalmente mio Padrone…L’attesa e i sacrifici che ho dovuto fare sono valsi la pena…Grazie mio adorato Padrone Massimo….byStella 14.01.2013  



mercoledì 9 gennaio 2013

Meno 2 Giorni Padrone Massimo,è mi consegno nelle Sue Mani

Sapevano da sempre che dovevano incontrarsi..

 

e riuscivano a “sentirsi”.. 


Sapevano che dovevano aspettarsi. 


Perché amare è anche aspettarsi.
 
E quando si incontreranno si riconosceranno da un sorriso. 



Si abbracceranno e la Primavera avrà inizio.

Agostino Degas
 




Ho scelto Lei mio adorato Padrone Massimo


Il BDSM come lo dice la sigla stessa è basata sulla Dominazione e Sottomissione, è il mio stile di vita. Consapevole della mia essenza lo vivo 24/7 insieme al mio Padrone Massimo che ho scelto come Guida, come mio Padrone di cui mi fido.
 Lo scelto come Amico più intimo, con cui condividere i miei desideri, le miei paure, le miei fantasie, i miei sogni...
lo scelto come Compagno di viaggio, in questa meravigliosa avventura chiamata vita.
Lo scelto perché mi rispetta come persona e come donna.
Lo scelto perché sa ascoltarmi è si fa Uno con me.
Lo scelto perché mi fa sorridere. Lo scelto perché mi dona serenità e gioia.
Lo scelto perché con lui posso essere me stessa. Lo scelto perchè le sue parole mi fanno vibrare, lo scelto perché si prende cura di me, mi protegge, ed è attento al mio benessere.
Lo scelto come Complice, per raggiungere insieme la sublimazione dell’estasi erotica.
Grazie mio adorato Padrone Massimo per aver scelto me,
come la Sua umile schiava, devota cagna, amorevole geisha e adorata sottomessa.
byStella ‎08/‎01/‎13