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giovedì 23 dicembre 2010

Bondage

Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legaturecorsetticappuccibavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire.



Partendo dal light bondage, ovverosia il legare solo mani e/o piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento alla persona legata (in gergo sub) e sottomessa ("mummification"), o addirittura impedendogli ogni contatto col terreno ("suspension" ).
In alcune forme il bondage si è trasformato, dalla pratica sessuale che era e rimane, una forma d'arte apprezzata in fotografia e nelle pitture, soprattutto in Giappone.
Nel praticare il bondage bisogna già avere una certa dimestichezza: le corde possono impedire al sangue di fluire correttamente (talvolta si fa con intenzione, per esempio per rendere doloroso e sensibile il senofemminile). Bisogna sempre controllare e rimuovere le corde non appena gli arti iniziano a sembrare violacei.
Inoltre le corde possono essere posizionate in maniera tale da irritare e infiammare le terminazioni nervose, causando dolori e insensibilità degli arti che possono durare anche a lungo o diventare permanenti (casi limite).
Al bondage viene spesso attribuito anche il breath control, o controllo del respiro, pratica decisamente estrema e pericolosa che può provocare danni cerebrali se usata senza cognizione di causa ed in casi limite anche la morte.
Altro elemento molto importante per salvaguardare la sicurezza del sub è che le pratiche bondage siano consenzienti.
Inoltre è importante usare con coscienza i bavagli: essi possono portare a un affaticamento del respiro con conseguenze serie. Per questo non bisogna mai lasciare da sola una persona legata e imbavagliata quindi incapace di poter agire in caso di pericolo.
Alle volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochisti (frustate, pene dolorose, fare solletico) il cui scopo è quello di far crescere nel partner sottomesso il senso di umiliazione. Se il partner dominante non possiede un certo autocontrollo e/o agisce senza cognizione di causa, diventa elevato il rischio di oltrepassare il limite e sfociare in pratiche esclusivamente violente.

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